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Scienza e società della conoscenza
- Autori: A. Cerroni
- Marchio:UTET Università
- Anno:2006
- ISBN:9788860080837
- Pagine:192
- Prezzo:€ 14,00
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Abstract
Anche se siamo comunemente abituati a pensare alla scienza come a un qualcosa di assolutamente atemporale e indipendente da tutto, in realtà essa è profondamente influenzata dalla cultura e dalla società del tempo in cui vive. Infatti né la scienza è isolabile dalla società, né la società è isolabile dalla scienza, tanto meno come si sta configurando oggi.
Per approfondire questi aspetti, esistono però due visioni antagoniste che bisogna superare: secondo la visione scolastica, retaggio del positivismo ottocentesco ancora molto diffuso fra scienziati e pubblico di non esperti, la scienza è conoscenza senza soggetto conoscente. All’opposto, la visione cinica della scienza, sull’onda di talune elaborazioni della sociologia della scienza, la riduce a nient’altro che a una costruzione di soggetti che partecipano al gioco scientifico, una cultura come altre e da «mediare», e comunque una conoscenza relativa, se non frutto di una costruzione puramente soggettiva, arbitraria, ideologica.
Un’analisi della costituzione sociale della scienza può, invece, mirare a un’indagine scientifica sulla scienza proprio configurando una relatività della conoscenza che supera sia l’assolutismo idealistico sia il relativismo soggettivistico.
Per questo Scienza e società della conoscenza di Andrea Cerroni è un libro importante e prezioso: perché supera i limiti tradizionali del dibattito per farci capire quale sia lo stretto legame che tiene insieme scienza e società nel mondo contemporaneo.
Per approfondire questi aspetti, esistono però due visioni antagoniste che bisogna superare: secondo la visione scolastica, retaggio del positivismo ottocentesco ancora molto diffuso fra scienziati e pubblico di non esperti, la scienza è conoscenza senza soggetto conoscente. All’opposto, la visione cinica della scienza, sull’onda di talune elaborazioni della sociologia della scienza, la riduce a nient’altro che a una costruzione di soggetti che partecipano al gioco scientifico, una cultura come altre e da «mediare», e comunque una conoscenza relativa, se non frutto di una costruzione puramente soggettiva, arbitraria, ideologica.
Un’analisi della costituzione sociale della scienza può, invece, mirare a un’indagine scientifica sulla scienza proprio configurando una relatività della conoscenza che supera sia l’assolutismo idealistico sia il relativismo soggettivistico.
Per questo Scienza e società della conoscenza di Andrea Cerroni è un libro importante e prezioso: perché supera i limiti tradizionali del dibattito per farci capire quale sia lo stretto legame che tiene insieme scienza e società nel mondo contemporaneo.