Percorsi della drammaturgia romantica

«Quando si fugge il dolore, è segno che non si vuol più amare. Chi ama dovrà eternamente sentire il vuoto che lo circonda, e serbare la sua ferita aperta», scriveva Novalis pensando alla donna adorata da poco scomparsa. E l’amore nelle sue varie sfaccettature, non di rado inquietanti, costituisce uno dei temi-cardine dei testi teatrali romantici analizzati in questo volume. L’amour-passion incombe, per esempio, sulla Käthchen von Heilbronn kleistiana o su Le roi s’amuse di Hugo; Die lustigen Musikanten di Brentano e il Cain byroniano sono attraversati dal motivo incestuoso; per una passione degenere si può concepire un omicidio come nel caso del Remorse di Coleridge. L’esperienza amorosa è spesso proposta come strumento privilegiato di conoscenza, un tema, quest’ultimo, sorretto e arricchito da opere ispiratrici paradigmatiche quali la Genesi, l’Edipo sofocleo, la Repubblica di Platone o talune versioni del Faust. In varie occasioni il viaggio verso la Sapienza compiuto da uno o più personaggi si riflette in un’architettura formale diversa da quella «classica», dotata di un preciso significato simbolico e anticipatrice di soluzioni novecentesche. Le opere indagate – dietro le quali si possono scoprire le poetiche teatrali espresse dai singoli autori nei loro scritti teorici – offrono ad Elena Randi materia per un percorso suggestivo e affascinante nella storia della drammaturgia del XIX secolo.