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L'età della globalizzazione
Storia del mondo nell'età contemporanea
- Autori: S. Rogari
- Marchio:UTET Università
- Anno:2007
- ISBN:9788860081490
- Pagine:672
- Prezzo:€ 49,00
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Abstract
Il volume si ispira ad una concezione della storia intesa come intersezione permanente di processi e di eventi in dimensione mondiale. In questa immensa rete a geometria variabile, i rapporti di causa-effetto operano in mondo fluido, invertendo spesso, talora bruscamente le posizioni. Questa dimensione globale non ha una natura solo economica o commerciale. Essa si cala, ancor prima, in una rete di intersezioni politiche e culturali che condizionano le relazioni fra i popoli, i paesi e i continenti. Fino alla prima guerra mondiale, gli stati nazionali europei si sono proiettati nel mondo nella presunzione di dominarlo. La guerra, con la svolta del 1917, ossia l’intervento degli Stati Uniti e la rivoluzione russa, e il ventennio fra le due guerre sono stati la stagione del declino della potenza degli stati nazionali europei e del tentativo di invertire il corso di questo declino.
Il passaggio della guerra da conflitto europeo a conflitto mondiale, nel 1941, ha determinato la marginalità dei paesi europei, la fine dei loro imperi, il dominio delle due superpotenze eurasiatica e americana e il tentativo, per lo più fallito, di altri continenti di affermarsi nel pianeta come soggetti autonomi.
La dissoluzione della superpotenza eurasiatica, infine, nel 1991 ha aperto una stagione fluida che vede l’oscillazione fra l’aspirazione all’egemonia unilaterale della superpotenza americana e la crescita di soggetti internazionali destinati ad imporre il governo multilaterale del mondo. Anche l’Europa ha accelerato la sua rimessa in gioco, nell’unica dimensione possibile, quella continentale. In conclusione, L’età della globalizzazione è una storia del mondo nella quale quattro date scandiscono la periodizzazione: il 1870 che vede la conclusione dei Risorgimenti nazionali e lancia l’Europa nel mondo nell’ultima stagione del grande colonialismo; il 1917 che segna la prima drastica interruzione dell’isolazionismo americano e getta le basi della nascita dell’URSS; il 1941 che precostituisce il dominio mondiale delle due superpotenze vincitrici della guerra e il 1991 che apre la stagione della multilateralità come unica possibile via di gestione delle relazioni intercontinentali. È un libro che apre nuovi scenari interpretativi e lancia nuove sfide alla riflessione storica sull’età contemporanea.