L'io fallibile

L'io fallibile

Identità e disconoscimento

  • Autori: M. Manfredi
  • Marchio:UTET Università
  • Anno:2011
  • ISBN:9788860083395
  • Pagine:224
  • Prezzo:€ 20,00

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Abstract

Da Hume in poi, non è più possibile concepire l’identità personale come una sostanza: essa appare come una struttura evolutiva, stratificata, molteplice e dipendente da un’attribuzione comunitaria di senso e di valore. Nella sua forma moderna, l’identità è legata a forme di riconoscimento, ma anche al loro possibile venir meno, al negativo e al rovescio di questa costituzione. L’io fallibile è il soggetto che si mette alla prova del mondo e si espone al rischio del disconoscimento. In questo azzardo, si giocano le possibilità esistenziali e storiche di cui ciascuno è portatore. Nella sua natura di costrutto in divenire, l’io trova nella fallibilità non solo la cifra delle propria finitudine, ma anche un perseguibile compito etico.
Si propone qui il racconto di molteplici «avventure dell’identità», di cui è protagonista ora un io che erra per il mondo e tra gli altri, e che incorre in infortuni, perdite, alienazioni mondane, sdoppiamenti, dislocazioni; ora un io che si muove tra occulto e manifesto, come nei freudiani «tradimenti di sé», nel principio di pubblicità, nel diritto di privacy e in varie forme di mascheramento. Attingendo a fonti assai contaminate (classici del pensiero, letteratura, scienze umane, storia civile, costume, attualità), questo racconto illustra una tesi: solo se l’io si rende disconoscibile si mette nella condizione di essere autenticamente riconosciuto, mentre, quando non si espone, va incontro a una falsificazione ineludibile e incontrollata. Per di più, il rifiuto o il transfert delle negatività (la paura dell’«ombra», la fuga dal disconoscimento) si traduce in forme di fanatismo morale o in fenomeni di rimozione collettiva. La fallibilità, infatti, è un paradigma culturale, oltre che personale.