La memoria pubblica

La memoria pubblica

Trauma culturale, nuovi confini e identità nazionali

  • Autori: M. Rampazi, A.L. Tota
  • Marchio:UTET Università
  • Anno:2007
  • ISBN:9788860081544
  • Pagine:208
  • Prezzo:€ 19,00

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Abstract

L’interpretazione del passato ha un ruolo centrale nella costruzione delle identità nazionali. Una nazione è anche – ma non solo – il risultato dei suoi traumi e dei modi in cui ha saputo riconciliarsi con i suoi nemici oppure di come ha voluto negare il suo passato. Per questo da alcuni decenni la riflessione sulla “memoria pubblica” è diventata centrale nel dibattito internazionale. Ad esempio, il documento redatto dalla Commissione 11 Settembre diviene la fonte storica in base alla quale gli Stati Uniti attribuiscono significato a ciò che avvenne al World Trade Center e legittimità alle azioni militari successive, senza mai fare cenno al contesto delle relazioni internazionali, in cui quella strage è maturata. O ancora, il monumento ai veterani della guerra in Corea diviene lo spazio simbolico, in cui dare forma al patriottismo di una nazione che decide di onorare i suoi soldati. Ma non solo: la radicale trasformazione degli assetti geo-politici degli ultimi decenni si è accompagnata a fenomeni di riscrittura e rielaborazione del passato, al fine di giustificare, in alcuni casi, mere rivendicazioni territoriali; in altri, la costruzione di nuove forme di appartenenza o il recupero di identità culturali negate. In Europa, in particolare, il dibattito sulla memoria è stato stimolato dal progredire dell’integrazione e dall’istituzione di un’embrionale cittadinanza europea, di tipo sovranazionale. È un processo che mette in questione l’identità e la memoria consolidate degli Stati nazione europei, alimenta la discussione sulle radici dell’Europa e sui suoi confini, costringe la democrazia occidentale a confrontarsi con le difficoltà del dialogo fra culture. La memoria pubblica, curato da Marita Rampazi e Anna Lisa Tota, è un contributo fondamentale per capire come la rilettura di quel passato, quando si inscrive nel discorso pubblico, sia qualcosa che ci riguarda da vicino e che ha il potere di definire chi siamo in quanto cittadini.